Titolo: Il metodo per crescere i bambini in un mondo digitale. Il rivoluzionario, indispensabile manuale per genitori del XXI secolo
Autore: Jordan Shapiro
Titolo originale: The New Chilhood
Traduttore: Elena Rubechini
Casa editrice: Newton Compton Editori
Collana: Grandi Manuali Newton
Pagine: 320
Anno pubblicazione: 2019
Prezzo: € 12,00
Sul sito: www.newtoncompton.com/libro/il-metodo-per-crescere-i-bambini-in-un-mondo-digitale
“Il metodo per crescere i bambini in un mondo digitale” è un manuale pensato per i genitori del XXI secolo alle prese con la crescita dei figli in un mondo ipertecnologico in cui gli strumenti digitali hanno preso il sopravvento anche nella vita dei bambini. L’autore fin dall’inizio focalizza l’attenzione su quella che definisce come “tecnofobia”, ovvero una paura verso tutto quelle tecnologie che secondo i grandi possono nuocere allo sviluppo dei piccoli, spiegando come in realtà non esistono danni effettivi sui bambini ma anzi le realtà virtuali preparano i bambini per un mondo interconnesso. Grande interesse dell’autore verso i videogame che rappresentano una nuova forma di narrazione, una sorta di simulazione digitale di ciò che avviene nella realtà, situazioni che permettono di incoraggiare l’attività di problem solving, gli stessi sparatutto – per esempio – aiutano i giovani a sviluppare «una distribuzione dell’attenzione più precisa, una più elevata risoluzione spaziale nei processi visivi e abilità di rotazione mentale aumentate». Forse gli adulti hanno dimenticato il senso di estraniamento di quando giocavano con i videogame, ma Shapiro con dati alla mano assicura che giocare ai videogiochi con i bambini può avere un effetto terapeutico perché crea un legame, permette ai bambini di percepire che le loro attività sono prese sul serio.
Il messaggio principale del libro, diviso in capitoli chiari ma ricchi di storie, dati, rimandi alla psicologia e alla pedagogia, è quello di comprendere come creare una situazione di equilibrio tra il mondo reale e il mondo digitale, un mondo che fa ormai parte delle nostre vite ma che deve essere visto come una ricchezza culturale, capace di mettere i giovani nella possibilità di esprimere la propria personalità, creatività, il proprio io , chiaramente ponendosi come attenti osservatori e come valide guide per aiutarli a destreggiarsi nelle molteplici realtà che possono incontrare.